Questo edificio è autonomo e separato vari metri da quello di sopra, ma non sufficientemente più basso di quota, l’acqua arrivava attraverso una roggia di tavole sospese e sostenute da un’adeguata carpenteria in legno. Lo sgocciolamento dell’acqua dalla roggia pensile creava d’inverno una cortina di ghiaccioli.

Fino a qualche decina di anni fa si vedevano per terra, nei dintorni del cortile, pezzi di macine esauste poste a consolidare il pavimento; altri frammenti di macine si notano ancora oggi nel muro a protezione e sostegno della sede di una ruota. Il mulino era però a due ruote che ricevevano energie dall’acqua proveniente dai mulini sopra.


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